Lotte celtiche. Primo seminario in Italia

Si è svolto sul tatami dell’associazione ASI Sambo Invicta, a Seregno nel week-end 8-9 dicembre 2024, il primo seminario di Lotte celtiche in Italia organizzato dal maestro Mattia Galbiati, direttore tecnico della Sambo Invicta, e dalla Federazione Italiana Lotte Tradizionali, col patrocinio del nostro Ente. Il seminario è stato tenuto da Yann Pansard e Thomas Gaonach, istruttori venuti dalla Francia della Fédération de Gouren, che hanno spiegato le tecniche e il regolamento arbitrale del Gouren, lotta tradizionale della Bretagna, affine al Judo, e del Back-Hold, antica lotta scozzese, appartenenti alla famiglia delle lotte celtiche. C’è stata anche una dimostrazione di bastone e coltello pugliese, di antica tradizione.

Era presente anche la dirigente Maryline Berton. “Questo seminario, cui hanno partecipato 25 esperti di vari stili di arti marziali”, dichiara Mattia Galbiati “era anche finalizzato alla formazione di atleti e tecnici della Squadra Azzurra di Lotte Tradizionali che andrà al Campionato Europeo di Lotte Celtiche il 18-21 aprile 2025 a Saint Renan, Francia. Nei prossimi mesi faremo altri seminari”.
Durante l’allenamento c’è stata anche una dimostrazione di bastone e coltello pugliese, tenuta da Claudio Genovesi, Federico Vavassori, Angelo Bertola e Danilo Furlan, istruttori della celebre “Scuola Trimigno di Manfredonia”, aventi una palestra a Milano. Questa iniziativa promozionale nasce da un recente accordo di collaborazione siglato dall’avvocato Vittorio Giorgi, presidente della Federazione Italiana Lotte Tradizionali, ed il maestro Luciano Trimigno di Manfredonia, caposcuola e continuatore di questa antica tradizione appartenente al patrimonio culturale italiano.

Anche ASI piange la scomparsa del Maestro Park Young Ghil

Il mondo del Taekwondo piange la scomparsa del Maestro Park Young Ghil, una figura leggendaria che ha segnato per sempre la storia di questa disciplina in Italia. Nato a Seoul, in Corea del Sud, il Maestro Park approdò nel nostro Paese negli anni Sessanta, portando con sé un’arte marziale ancora poco conosciuta, ma destinata a trasformarsi in una delle discipline più praticate e amate. Nel 1966, insieme a suo fratello Sun Jae, il Maestro Park Young Ghil iniziò a insegnare il Taekwondo nelle regioni meridionali, per poi diffondere questa arte in tutta Italia. Grazie al suo impegno instancabile, alla sua dedizione e alla sua passione, il Taekwondo trovò terreno fertile nella nostra nazione, crescendo rapidamente e conquistando il cuore di migliaia di praticanti, dai più giovani a quelli che poi sarebbero diventati atleti agonisti.

Carmine Caiazzo con il Maestro Park Youngh Ghil

Nel 1972 nacque il Centro Taekwon-do Terracina con istruttore il bravissimo Giorgio De Maio e Direttore Tecnico proprio il Maestro Park Youngh Ghil che diffuse lo sviluppo del TKD Soprattutto nell’Italia Meridionale. Attuale Direttore tecnico del Centro TKD Terracina è Carmine Caiazzo Responsabile Nazionale Arti Marziali ASI: “Conserverò sempre il ricordo del rapporto Maestro-Allievo che ebbi con Park Yough Ghil. Preziosi sono stati i consigli del Maestro. Con lui  siglammo uno storico accordo con la FITA (la federazione Olimpica) e la Fitae (la rappresentanza della ITF in Italia). Tanti ricordi… Oggi anche l’ASI piange la scomparsa di questa monumentale figura del Taekwondo Mondiale”.

Un’eredità indelebile
Il Maestro Park Young Ghil non era solo un insegnante, ma un vero mentore e ispiratore. La sua visione andava oltre l’aspetto tecnico del Taekwondo: per lui era uno strumento educativo, un mezzo per formare le nuove generazioni ai valori del rispetto, della solidarietà e della disciplina. Nonostante le difficoltà degli inizi, il Maestro attraversò in lungo e in largo l’Italia per insegnare il Taekwondo nei luoghi più periferici, accendendo speranze e costruendo comunità unite attorno a questa antica arte marziale. Il suo lavoro ha formato figure di spicco del Taekwondo italiano, come Angelo Cito, attuale presidente della FITA, Claudio Nolano, direttore tecnico della squadra nazionale e tantissimi Maestri che oggi guidano altrettante palestre. Grazie alla sua guida, molti allievi hanno trovato nel Taekwondo una strada di vita, arrivando a rappresentare l’Italia ai massimi livelli agonistici. Nel 2000 fu il primo Direttore Tecnico a guidare l’Italia del Taekwondo ai primi Giochi Olimpici di Sydney.

Un maestro fino alla fine
Cintura nera 9° Dan, il Maestro Park non ha mai smesso di insegnare, continuando a trasmettere il suo sapere con dolcezza e passione, soprattutto ai più piccoli, per i quali aveva sempre una parola gentile. La sua presenza nelle palestre era un punto di riferimento insostituibile, un legame tra le radici della disciplina e il futuro delle nuove generazioni. Nel 2016, la Federazione Italiana Taekwondo, guidata dal presidente Angelo Cito, lo ha onorato nominandolo Presidente Onorario FITA, un riconoscimento sentito e meritato per una vita interamente dedicata alla diffusione del Taekwondo in Italia.

Le leggende non muoiono mai
Con la scomparsa del Maestro Park Young Ghil, il Taekwondo italiano perde uno dei suoi pionieri, ma la sua eredità vivrà attraverso i suoi allievi, le palestre che ha ispirato e gli insegnamenti che ha trasmesso. Le sue parole e i suoi gesti rimarranno per sempre nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, mentre le generazioni future continueranno a camminare sul sentiero che lui ha tracciato con tanta dedizione.

Campioni per la solidarietà

Oggi, presso il Ristorante Da Giuseppe a Copparo (FE) la Rhodigium Boxe insieme ai Campionissimi del passato (del pugilato e non), ha partecipato ad un 𝐩𝐫𝐚𝐧𝐳𝐨 – 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐂𝐚𝐬𝐚𝐕𝐢𝐯𝐚 𝐎𝐍𝐋𝐔𝐒 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐢𝐮𝐭𝐚 𝐢 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐢 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢. Nell’occasione, i grandi atleti del passato del calibro di 𝐋𝐨𝐫𝐢𝐬 𝐒𝐭𝐞𝐜𝐜𝐚 (ancora oggi il più giovane Campione del Mondo di pugilato), 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐨 𝐃𝐚𝐦𝐢𝐚𝐧𝐢 (Campione del Mondo di pugilato) 𝐌𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐃𝐮𝐫𝐚𝐧 (Campione del Mondo di pugilato), 𝐕𝐢𝐧𝐜𝐞𝐧𝐳𝐨 𝐌𝐚𝐞𝐧𝐳𝐚 (due ori Olimpici ed un argento nella lotta greco romana), 𝐀𝐧𝐝𝐫𝐞𝐚 𝐂𝐨𝐥𝐥𝐢𝐧𝐞𝐥𝐥𝐢 (campione Olimpionico di ciclismo) e non solo, hanno premiato i Campioni WKAFL-ASI e XFC-ASI della Rhodigium Boxe:
– 𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐢𝐨 𝐊𝐮𝐪𝐨, detto “Tony KO”, vincitore del Titolo Mondiale Dilettanti ed ora pugile professionista;
– 𝐃𝐢𝐚𝐧 𝐎𝐮𝐫𝐲 𝐒𝐢𝐝𝐢𝐛𝐞 𝐂𝐚𝐯𝐚𝐳𝐳𝐢𝐧𝐢, detto “Il Biondo”, vincitore del Titolo Nazionale PRO lo scorso 24 Febbraio 2024 a Milano, che ha combattuto contro Shahj Xhenis nella categoria Superleggeri. L’unico pugile della Rhodigium Boxe che per ora può vantare un titolo così ambito nei PRO;
– 𝐄𝐫𝐨𝐬 𝐙𝐚𝐦𝐛𝐨𝐧𝐢, vincitore del Titolo Mondiale Dilettanti Juniores ed attualmente in procinto di passare al professionismo;
– 𝐆𝐮𝐲 𝐁𝐞𝐫𝐭𝐫𝐚𝐧 “The Magic”, ex pugile professionista, oggi Tecnico della Rhodigium Boxe;
– 𝐍𝐢𝐤𝐢𝐭𝐚 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐚𝐧, la nostra principessa del ring oggi quattordicenne, vincitrice del Titolo Mondiale Light tenutosi a Roma con XFC il 24 Ottobre 2022, vincitrice del Titolo Mondiale Light tenutosi a Milano con WKAFL il 30 Aprile 2023, vincitrice nel Campionato Nord Italia, nel Campionato Interregionale e nel Campionato Nazionale con la sigla XFC nel 2023: Nikita ha vinto proprio tutto nella boxe light!
– 𝐓𝐚𝐫𝐢𝐤 𝐌𝐚𝐧𝐬𝐨𝐮𝐫, pugile professionista aspirante al Titolo Nazionale con al suo attivo diverse importanti vittorie nel dilettantismo;
– 𝐀𝐮𝐫𝐨𝐫𝐚 𝐑𝐨𝐬𝐬𝐢, che ha vinto nel 2023 a 17 anni, il Titolo Europeo di boxe light.

Il Maestro ex Olimpionico 𝐃𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥𝐞 𝐙𝐚𝐩𝐩𝐚𝐭𝐞𝐫𝐫𝐚, organizzatore dell’evento e Maestro della Rhodigium Boxe ha premiato anche 𝐆𝐢𝐮𝐥𝐢𝐨 𝐅𝐫𝐢𝐠𝐚𝐭𝐨, ex pugile ed oggi Tecnico della Rhodigium Boxe, 𝐂𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚 𝐅𝐫𝐢𝐠𝐚𝐭𝐨, pilastro della Rhodigium Boxe e 𝐑𝐨𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐅𝐫𝐢𝐠𝐚𝐭𝐨, amico da oltre 40 anni che dieci anni fa ha dato vita, anche con Daniele, la Rhodigium Boxe. Per Roberto una bellissima targa in ricordo della giornata trascorsa insieme. Al termine delle premiazioni, un’asta di beneficenza sempre a favore di CasaViva ONLUS, nella quale la Rhodigium Boxe si é aggiudicata (non con poche difficoltà) la giacca della tuta di Francesco Damiani che ha indossato per ben tre Olimpiadi consecutive quando era Tecnico della Nazionale Italiana e la t-shirt degli allenamenti del grande Loris Stecca. Prossimamente altre informazioni in merito alla giornata perché un solo post è davvero poco e soprattutto altre foto e video. Grazie a tutti per la partecipazione, una domenica memorabile!

Staffetta della Famiglia: un format tra tradizione, sport e inclusione

LA NISSOLINO DI ROMA TRIONFA A GROSSETO NELLA QUARTA EDIZIONE DELLA STAFFETTA PER LA FAMIGLIA MA A VINCERE SONO STATI SPORT E INCLUSIONE. 

Una giornata di sport e di inclusione quella che è andata in scena questa mattina a Grosseto in occasione della IV edizione Staffetta per la Famiglia, manifestazione organizzata da Asi, con il patrocinio del Comune di Grosseto, che ha avuto come teatro il cuore del centro storico della cittadina maremmana.

Sul percorso di 400 metri, con partenza ed arrivo nella suggestiva piazza Duomo, si sono date battaglia ben 19 formazioni affiliate ad Asi, oltre 100 atleti che si sono passati il testimone regalando un grande e coreografico spettacolo al folto pubblico presente lungo il percorso. Cinque staffettisti per ogni squadra che, come da regolamento, dovevano avere in gara un atleta di età inferiore ai 15 anni, un over 50; un over 35, gli altri potranno essere di qualsiasi età e due donne, per una gara in cui l’agonismo, il divertimento e l’inclusione si sono fusi in un mix di grande impatto.

Dopo lunga battaglia, e al termine di uno sprint all’ultimo metro, il successo è andato alla formazione romana di Nissolino  (Lavinia e Simone Petricca, Michele Mihaj Flacchi, Edoardo Bozza e Maria Vittoria Carrera i frazionisti) alla terza vittoria in altrettante edizioni alle quali hanno partecipato, che ha superato la prima squadra della formazione ebolitana della Camaldolese. Sul podio la formazione A di Castrovillari, vincitrice della 3° edizione, che ha preceduto i compagni di squadra di Castrovillari B. a seguire, i casertani di Bellona e ancora una rappresentativa della Camaldolese. Ma al di la dell’ordine di arrivo a vincere è stato lo sport.

Particolarmente apprezzati gli atleti della l’Associazione “Skeep” di Grosseto capitanati da Cristiana Artuso atleta dal glorioso passato, che ha portato in gara i suoi atleti speciali i quali si sono battuti come leoni sulle strade della loro città strappando gli applausi di amici, parenti e di tutti coloro che li hanno seguiti e visti correre.

Un grande plauso anche alla Atletica Asi Roma che ha portato a gareggiare due ragazzi che con lo sport stanno superando ogni barriera e mentale, dimostrando che l’integrazione può essere una realtà. Raheel Rashed, che da pochi mesi si allena seguita dal tecnico Massimo Di Marcello, dopo gli inizi con Leonardo Zero nell’Atletico Centrale al Paolo Rosi. Raheel si è presentata sulla linea di partenza utilizzando con l’ausilio il  “Frame Running”, innovativo strumento riconosciuto nella para atletica a livello internazionale. Nello stesso team Giuseppe Danzi, atleta da poco entrato nella para atletica , in quanto, per il suo status (morbo di Parkinson con mobilità relativa), i medici gli hanno prescritto delle attività ove migliorare e mantenere più possibile la mobilità.

Numerose le autorità presenti fra le quali la Senatrice Simona Petrucci, il vice sindaco di Grosseto con deleghe Attività Produttive, Sviluppo economico, Caccia e Pesca, Tradizioni Popolari, Demanio,  Bruno Ceccherini; il deputato ed assessore con delega all’Urbanistica, Edilizia Privata, Toponomastica, Centro Storico, Aree Peep e Pip, Partecipate, Sport del Comune di Grosseto Fabrizio Rossi; il consigliere del Comune di Grosseto Luca Vitale, la rappresentante dell’ANVGD di Grosseto Francesca Carpenetti con la quale si sta lavorando per portare a Grosseto il prossimo anno la Corsa del Ricordo, altro grande evento promosso e sostenuto da Asi.

Ringrazio Claudio Barbaro presidente di Asi – ha detto la Senatrice Petrucci alla fine della gara- per aver scelto Grosseto e per aver riportato sul nostro territorio un evento come questo che è sport inclusivo ed aperto a tutti, speriamo che anche il prossimo anni la Staffetta della Famiglia si svolga ancora qui da noi“.

“Abbiamo dato il benvenuto a questa manifestazione nella nostra Maremma – sono le parole di Fabrizio Rossi – perché questo territorio è pronto ad affrontare grandi sfide, grandi eventi sportivi ma anche di solidarietà“.

Appuntamento per tutti a Grosseto il prossimo anno.

Domenica a Grosseto la quarta edizione della Staffetta della Famiglia

L’evento è organizzato da ASI con il patrocinio del comune toscano.

Domenica 1° dicembre 2024 a Grosseto, con partenza ed arrivo nell’iconica Piazza Duomo, appuntamento con la quarta edizione della Staffetta della Famiglia, evento ideato ed organizzato dal Settore Progetti Speciali ASI, con il patrocinio del Comune di Grosseto.
La manifestazione è la finale nazionale del Campionato Nazionale ASI “Staffetta in Piazza” alla quale accedono formazioni selezionate in tutta Italia. La formula dell’iniziativa, particolarmente coinvolgente, è volta a racchiudere aspetti agonistici culturali e sociali, facendo gareggiare insieme atleti di ogni età. Una vera e propria festa dello sport che rispecchia in pieno i valori sportivi promossi da Asi.
A correre, secondo regolamento, saranno uomini e donne insieme, cinque per squadra, tutti tesserati Asi, con l’obbligo di avere almeno due donne nel team.  Il primo frazionista dovrà essere di età inferiore ai 15 anni, mentre l’ultimo dovrà essere over 50; un altro componente della staffettadovrà essere un over 35, gli altri potranno essere di qualsiasi età. Ogni frazione sarà di 400 metri, per un totale di 2000 mt.

La Staffetta della Famiglia si è svolta per la prima volta nel 2021 a Siena, raccogliendo il gradimento di tutti i partecipanti, per poi spostarsi a Grosseto dove, nel 2022 e nel 2023 si è consolidata sotto il profilo dell’organizzazione, raccogliendo unanimi consensi sia dal punto di vista mediatico che per coinvolgimento dei cittadini che ne hanno decretato il successo e la risonanza nell’ambito dell’atletica nazionale.
Nella terza edizione a trionfare è stata la Corricastrovillari Reggio Calabria, società Asi leader nella propria regione per la promozione dell’atletica e per numero di tesserati.
Lo start alla gara è previsto per le ore 10.00.
Il significato di questa staffetta parte dal valore della famiglia – spiega Sandro Giorgi, responsabile settore atletica ASI – basti pensare che il primo frazionista della gara deve avere meno di 14 anni, mentre l’ultimo è un Over 50, questo significa che ad essere percorso, tramite lo sport, è tutto l’arco della vita. Siamo davvero orgogliosi che la città di Grosseto abbia accolto questo evento con grande entusiasmo, tanto da farlo diventare un appuntamento fisso ed atteso anche dalla cittadinanza, siamo certi che anche quest’anno sarà un grande successo”.