“Il Settore Tennis dell’ASI nasce nel 2009, quindi siamo a dieci anni di attività circa. il bilancio di quanto ottenuto finora credo si possa definire positivo.
Parola di Angelo Vicelli, responsabile del settore ASI Tennis.
"Al momento abbiamo circa 200 circoli affiliati, per un totale di oltre quattromila praticanti, risultato che è stato raggiunto anche grazie all’accordo con la FIT del 2012, con la mediazione decisiva del presidente Barbaro, che ha permesso i circoli di fruire della doppia affiliazione senza costi aggiuntivi. All’interno di questa rete operano oltre seicento nostri istruttori di tennis, cioè con certificazione ASI. Abbiamo implementato notevolmente il settore dell’insegnamento, e attualmente i nostri corsi di formazione equivalgono al primo livello federale, offrendo nel contempo crediti per gli step successivi che invece sono di pertinenza della Federtennis. Da un po’ di tempo, inoltre, abbiamo avviato anche corsi paralleli che riguardano l’attività fisica, ovviamente finalizzata al tennis, e altri che invece trattano la psicologia di questo sport”.
Per il 2019, quindi prossimamente, è in programma il primo campionato nazionale di tennis ASI.
"Ai nostri tornei inizialmente partecipavano i 'mai classificati', dallo scorso anno invece le
manifestazioni sono aperte ai 'non classificati'. La differenza è enorme, perché precedentemente
bastava anche una sola partita ufficiale per accedere al livello minimo, il 4.6, della graduatoria
FIT, ed essere quindi per sempre esclusi dalle competizioni ASI. Invece, con la modifica
intervenuta appunto nel 2018, coloro che non proseguissero la propria attività di natura federale,
una volta usciti dalle graduatorie potrebbero partecipare ai nostri tornei".
Va ricordato, infine, che il comparto del tennis comprende anche la versione beach e il padel, due attività che sono cresciute a dismisura negli ultimi anni e che quindi stanno contribuendo notevolmente al successo dell’intero settore.
"Alle Asiadi saremo presenti sia con uno stage per giocatori, che prevede la partecipazione anche
di atleti di buon livello, e sia con spazi riservati ai principianti”.