Acquanetwork raccontata da Marco Tornatore

Marco Tornatore, già nuotatore e allenatore internazionale, è presidente di E.A.A., direttore responsabile di Happy Aquatics & Wellness magazine, presidente di Aqquatix Srl e EACampus Srl, vicepresidente di Associazione Acquanetwork. Organizza e interviene a diversi congressi di management sportivo nazionali e internazionali, raccoglie stakeholder più importante ed è un punto di riferimento di primo piano per le grandi realtà che operano in acqua, tra cui molti centri già realta ASI.

Marco, una breve descrizione di Acquanetwork: progetti e storia della sua associazione.
Associazione Acquanetwork nasce nel 2012, partendo dall’idea di dirigenti di società sportive, gestionali e di imprese del settore piscina, motivati ad unire attorno ad unico progetto aggregativo anime diverse del comparto sport-piscina. Per questo Acquanetwork si definisce un’associazione di categorie, il cui primo scopo è di far interagire al meglio realtà diverse per ottenere le une e le altre i maggiori benefici, collocando al centro di ogni azione il cliente, ovvero il praticante sport. Al contempo, molto spazio all’impegno sul fronte legislativo e istituzionale per riportare le istanze dei soci e del settore tutto. Oggi conta 72 soci in rappresentanza di 164 piscine e centri sportivi, e di 34 imprese produttrici che raggiungono ricavi complessivi superiori ai 188 milioni; a questi si aggiungono diversi professionisti e studi professionali.

Sei anni di lavoro, dunque. Come giudica questo arco di tempo?
Nel corso di questi 6 anni abbiamo avviato relazioni interassociative, creato le basi per un’unione allargata anche agli EPS – Unass, da me ideata, soprattutto per sostenere la legge dello sport – con un inciampo all’ultimo miglio che ha fatto disperdere tale obiettivo primario, e dato vita a regolari incontri fra soci (4-5/anno), ad indagini e ricerche di mercato appannaggio dei soci e del settore, organizzando diversi convegni e congressi nazionali: oltre ad Acquanetwork & Wellness Summit 2017 e 2018, cui la Gazzetta dello Sport ha dedicato un’intera pagina a conferma dell’impatto mediatico dell’iniziativa, nel 2018 ha organizzato un convegno itinerante di 8 tappe in tutta Italia – Wave 2 Summit – completato da altro evento sul PPP, incontrando complessivamente 780 operatori, che si aggiungono agli oltre 400 del Summit 2018.
Acquanetwork ha avviato rapporti da confermare con la fiera SIA Guest/Sun per fare dialogare Sport e Turismo; è inoltre l’unica associazione che dispone, grazie a EAA (editore) di spazi fissi su una rivista seguitissima come Happy Aquatics & Wellness. Acquanetwork nasce per tutelare gli interessi di ogni Socio, con un occhio attento ai valori etici che la guidano, affiancati ad altri valori quali la qualità, l’innovazione e il desiderio di divulgare una nuova cultura dello sport e dirigenziale, e di unire, ascoltando senza gerarchie rigide al proprio interno, ma secondo un modello molto orizzontale. Anche in questo, siamo un po’ diversi da associazioni omologhe.

Cosa si aspetta il vostro comparto dalla riforma dello sport?
Per noi, anche nella precedente legislatura, la parte più saliente era ed è quella sul lavoro e sul riconoscimento della professione sportiva di operatori che da sempre vivono nel precariato dei cococo e altre forme contrattuali atipiche. Con ricadute negative anche per le società, vessate da controlli arbitrari e paralizzanti. Solo il comparto piscine-fitness conta circa 409.000 operatori: una moltitudine di lavoratori cui fino ad oggi mai è stata riconosciuta una dignità professionale, quando sport e salute sono un pilastro di ogni sistema sociale evoluto, come accade in diversi Paesi UE.

Inoltre, da sempre, noi chiediamo un riconoscimento sociale del lavoro svolto dalle società sportive (che nella legge Barbaro viene preso in esame) e di gestione, con ricadute fondamentali come quella di avere costi per le utenze accessibili o di poter interagire al meglio con enti locali perché chi ha merito e competenze possa avere accesso alla gestione di impianti sportivi pubblici, valorizzandoli al meglio come servizio alla collettività e per lo sport di base e di vertice. E in materia di impiantistica sportiva abbiamo altre attese, che trasversalmente interessano società sportive, di gestione e imprese.
In sintesi, noi ci attendiamo che il comparto sportivo possa avere quel ruolo sociale e istituzionale che le regole di ieri negavano. In questo anche la parte relativa al ruolo degli EPS sarà importante, con la formazione a loro delegata dove le federazioni non potranno formare operatori e dirigenti.
Insomma, per noi la legge dello sport deve essere una legge di sistema, che chiarisca le regole e dipani i dubbi che fino a ieri hanno bloccato il lavoro e lo sviluppo dello sport. Ottima anche la parte che tende a rilanciare il rapporto scuole-sport e, soprattutto quella che spinge verso una cultura dello sport estesa a tutte le categorie sociali, per migliorare gli standard di salute e propensione all’esercizio motorio, con il riconoscimento della figura del professionista dello sport: un grande beneficio per il Paese e per tutti gli addetti ai lavori. Mi preoccupa solo che la politica ingerisca troppo nello sport, perché se oggi questo settore, agonisticamente parlando, è un fiore all’occhiello del Paese, penso sia anche perché la politica è rimasta un po’ più ai margini. Ma staremo a vedere come il ridimensionamento del CONI e la Sport e Salute potranno migliorare lo sviluppo del nostro comparto.

Qual è il l rapporto con gli Enti di promozione sportiva?
Acquanetwork ha sempre avuto ottime relazioni con gli EPS, in primis grazie al Consorzio Spin che ne raccoglie buona parte, ma, in seconda battuta, anche con ogni singolo Ente di Promozione, perché abbiamo sempre mantenuto una posizione equidistante con ognuno. Cercando tuttavia di interagire al meglio, riconoscendo agli EPS il ruolo storicamente fondamentale che hanno per lo sport di base e accessibile a tutti.
Non è un caso che lo scorso settembre al nostro congresso nazionale (Summit) abbiamo organizzato una sessione dedicata proprio agli Enti di Promozione Sportiva alla quale è intervenuto anche Diego Maulu, direttore generale di ASI, Per me, in particolare, prendere in esame cosa pensino e dicano gli EPS, è decisivo per poter procedere coesi verso la medesima meta condivisa nel percorso e negli obiettivi che la connotano. L’ho compreso sempre con il vecchio disegno di legge, che forse avrebbe dovuto essere in parte costruito con gli EPS.
Da qui l’intenzione di dare vita ad un’Unione di realtà rappresentative del nostro settore, coinvolgendo di più e meglio anche gli EPS. Un prossimo progetto che intendo lanciare, dopo averne parlato con altri dirigenti e professionisti, motivati a dare vita ad una rappresentanza dello sport autenticamente coesa e non limitata a pochi.
 

Le gare del Circuito nuoto regionale Lazio

 

Si è svolto ad Aprilia il Circuito nuoto regionale Lazio, specialità rana​.
Ad Avezzano – 15 e 16 giugno – le fasi nazionali. 

La Aprilia Sporting Village ha ospitato domenica 17 marzo scorso la 3a prova di qualificazione a rana del circuito di nuoto regionale dell’ASI che, attraverso il suo comitato organizzatore, ha presentato proprio ad Aprilia la fase nazionale, che quest’anno si svolgerà – con un programma nuovo e adattato alle crescenti esigenze -ad Avezzano nel week end del 15 e 16 giugno. 

Da sottolineare le prove dei principali protagonisti della manifestazione apriliana, cioè di tutti coloro saliti sul gradino più alto del podio nella gara a rana, disciplina che ha assegnato i punteggi in vista della fase regionale: Elisabetta Di Paola e Francesca Facciaroni, dell’Olgiata 20.12, Alice Gruosso, Gioia Bucciarelli e Niccolò Sguera, della New Line Pomezia SSD, Emma De Stefano Silvestri, Laura Peroni, Paola Abbonizio, Marco Malara e Pietro Sampogna, delle Stelle Marine Arl, Flavio Cintia, Sara Miniero, Gaia Blasi e Leonardo Micheli, della Aria Sport, Carla Bianca Puiac, Giorgia Spadavecchia, Francesca Losciale, Megan Lotti, Riccardo Sposato, Nicolò Milone, Andrea D’Angeli, Angelica Quatrini, Vittoria Coppola, Paolo Caporaletti, Dario Angelini e Massimo D’Angeli, della ASD Funsport, Nicolò Causi, Andrea Campana e Alexander Kucherivskyy, della Sis Roma NP, Carlotta Cafaro, della Sport 2000 SSD arl, Mirco Fabri, della Aprilia Sporting Village, Maria Isabella Barone e Yuri Gugliotta, della Tiro a Volo, Roberto Vicentini, della SIS Roma gruppo Amendola, Claudia Canestrari, Nicoletta Salvatori, Andrea Christine Arendt, Davide Brondo e Andrea Marchetti, della Maco SS DIL. Arl.  

Prossimo appuntamento a breve, nella piscina della Maco SSD domenica 7 aprile con la qualificazione a delfino.

Tutti con Manuel: ASI aderisce e partecipa alla campagna della FIN per il giovane Bortuzzo

Trasformiamo la solidarietà in un gesto concreto!
Anche ASI si unisce all'iniziativa della FIN, Federazione Italiana Nuoto, che ha deciso di promuovere una campagna di crowdfunding destinata, ESCLUSIVAMENTE, a provvedere alle necessità del giovane Manuel Bortuzzo, ferito in vile agguato e rimasto paralizzato lo scorso mese.

La FIN ha così costituito il fondo "Give #TUTTICONMANUEL". Basta solo un gesto di buona volontà: 
un versamento al seguente IBAN IT20U0100503309000000009133 con causale "donazione per Manuel Bortuzzo" 
Mobilitiamoci!

Pallanuoto femminile: la Coppa Italia sfila all’Olimpico

La Coppa Italia, primo trofeo romano nella storia della pallanuoto femminile, sfila allo Stadio Olimpico prima della partita tra la Roma e l'Entella. Le ragazze della SIS, insieme con il presidente della società Flavio Giustolisi, l'amministratore Roberto Cipolletti e i tecnici Mario Capanna e Manuel Bombelli, erano sul tartan durante il riscaldamento della Roma. La SIS è stata presentata al pubblico presente e un grande applauso ha accolto il fresco successo della squadra romana che ha gli stessi colori della città e della Roma calcio. 

Presente alla stadio, da buon padre di famiglia, anche Claudio Barbaro, presidente dell'ASI cui la SIS è affiliata. 

Roberto Cipolletti, presidente di ASI Lazio e amministratore della SIS, sottolinea: «La presenza della SIS, ragazze e staff, allo Stadio Olimpico è un altro riconoscimento a una vittoria importante per la città. Ringrazio l'AS Roma per l'accoglienza calorosa ricevuta e per questa splendida opportunità e la Federazione Italiana Nuoto con la quale è nata l'idea di questo momento di incontro»

La SIS aveva conquistato la Coppa Italia di pallanuoto femminile battendo in finale il Rapallo 6-5!  «La gioia è vedere loro così contente», aveva spiegato il tecnico Marco Capanna, al primo anno sulla panchina giallorossa e subito con un trofeo in bacheca, anche per lui la prima Coppa Italia: «Ho trovato un gruppo meraviglioso e una società sempre particolarmente presente».

Alle parole del tecnico si aggiungono quelle del presidente SIS Flavio Giustolisi e responsabile del Settore Nuoto ASI: «L'anno scorso abbiamo sfiorato questo risultato ma la gioia per questa vittoria – come per questa serata allo Stadio Olimpico – è tanta, tantissima. Siamo solo all'inizio di un cammino che spero sia importante e questa vittoria è fondamentale perchè dimostriamo che è possibile vincere nell'ambiente romano».

Le uniche assenti all'Olimpico sono state le tre giocatrici impegnate con il Setterosa nel match di Europa Cup contro l'Olanda: Chiara Tabani, Izabella Chiappini e il capitano Domitilla Picozzi che ha anche dichiarato, non senza un pizzico di rammarico per l'assenza nella serata tutta giallorossa, «Totti è il mio idolo, per tutto ciò che rappresenta e perché sono cresciuta con il suo mito». «L'altro idolo – ha spiegato l'attaccante ventenne della SIS a Giacomo Rossetti, in un'intervista al Corriere dello Sport-Stadio – è Tania Di Mario che è sempre stata un riferimento sportivo». 

Oggi la Coppa Italia è tornata a casa nella bacheca del Romanina Sport center. A ricordare una splendida vittoria in vasca e una serata di grandi emozioni allo stadio. 
 

La Coppa Italia, vinta così
Cronaca di un'emozionante vittoria di misura

SIS ROMA-RAPALLO 6-5 (3-2, 0-0, 3-2, 0-1) 
La SIS parte subito forte e in pochissimi minuti è subito 2-0 con le reti di Domitilla Picozzi e Silvia Motta, ma la Marcialis pareggia i conti. Il primo tempo si chiude con il gol di Ekaterina Tankeeva ed il parziale di 3-2. Un secondo tempo molto combattuto e senza reti dimostra quanto sia alta la tensione durante la finale, l'agonismo e la fisicità la fanno da padrona ma soltanto nel terzo tempo si rivedono in gol le due squadre ma le ragazze di Capanna si portano ancora avanti con le reti di Izabella Chiappini, la canadese Shae Fournier e Chiara Tabani. Il quarto tempo è tutto di cuore, coraggio e resistenza agli assalti per entrambe le squadre. Il parziale premia Rapallo per 1-0 ma la partita termina 6-5 e la SIS Roma vince l'ottava edizione della Coppa Italia dopo averla persa in finale un anno fa. La vendetta è servita ed arriva il primo trofeo nella storia romana della pallanuoto femminile. 

SIS Roma: Sparano, Tabani 1, Galardi, Tori, Motta 1, Tankeeva 1, Picozzi 1, Sinigaglia, Nardini, Di Claudio, Chiappini 1, Fournier 1, Brandimarte
All. Capanna.
Rapallo: Lavi, Zanetta, Viacava, Avegno, Marcialis 2, Gagliardi, Giustini 1, D'amico, Emmolo 2, Zimmerman, Genee, Cocchiere, Risso
All. Antonucci.
Arbitri: Frauenfelder e Nicolosi.
Superiorità numeriche: Sis Roma 3/10, Rapallo 3/7.
Note: nessuna è uscita per limite di falli.

De Akker Team al terzo posto del campionato Nazionale di Società 2017-18

La De Akker Team, società bolognese, è leader nel nuoto nazionale. E a certificarlo è la classifica 2017-18 della FIN sul campionato Nazionale di società, categoria maschile.

La società, affiliata ASI, è infatti al terzo posto assoluto, dietro soltanto all'irraggiungibile Circolo Canottieri Aniene (11237 punti) e a un passo dalle Fiamme Oro Roma che occupano il secondo gradino del ranking, con 5388 punti.
La De Akker con 5003 punti distacca, in maniera sostanziale, società prestigiose come il Centro Nuoto Torino, Team Veneto, Centro Sportivo Carabinieri, Centro Sportivo Esercito e tutte le altre.
Un grande successo in casa ASI.