Partirà domani per Sarajevo la nazionale italiana di Minifootball, per prendere parte al Campionato Europeo. Obiettivo degli azzurri, supportati da ASI, fare meglio del piazzamento di due anni fa, quando la squadra raggiunse gli ottavi di finale, in Slovacchia. Il miglior risultato della storia, per la selezione italiana.
“Il mondo del Minifootball esiste ormai da trent’anni, anche se all’inizio non si chiamava così – spiega il presidente della Federazione Italiana, Gianluca Finazzi – noi siamo nati nel 2012, ma venivamo da un’esperienza di altri 15 anni come circuito di calcetto amatoriale. C’erano organizzazioni di tutta Italia che a un certo punto si riunivano per fare una fase nazionale. Un processo che nel frattempo si stava svolgendo anche nel resto d’Europa, con associazioni che pian piano si costituivano come enti federativi. Nel 2012 a Praga, la prima riunione di tutti questi rappresentanti, e c’era anche l’Italia. E da quel momento è nata la Federazione Italiana Minifootball, parola che in inglese indica tutto quello che non è calcio a 11 né professionistico, ovvero il calcio a 5, o a 7, o a 8. Anche se i Campionati Europei si giocano 6 contro 6, e questo è il grande scoglio contro cui ci troviamo a scontrarci. Perché l’Italia ha partecipato a tutti gli Europei, abbiamo giocato in Moldavia, Grecia, Montenegro, Ungheria e Slovacchia, ma non è mai riuscita ad andare oltre gli ottavi. Che sono anche un gran bel traguardo, di cui siamo orgogliosi, contando le difficoltà. Perché in Italia non si gioca a 6, si gioca a 5 oppure a 8, qualcuno a 7. Noi abbiamo una squadra formata da giocatori di Futsal, che giocano in serie A, affidati a Walter Ferraro, altro nome molto noto nell’ambiente. Ma il calcio 6 contro 6, che giocano in buona parte dell’Europa, in particolare nell’Est, è completamente diverso, e noi non abbiamo tempo di provare gli schemi.
L’Italia è lunga, non riusciamo a fare raduni: ci sono Paesi come la Slovacchia in cui i giocatori stanno tutti nella capitale, per loro è molto più facile. E noi inoltre ci siamo trovati con i playoff di Futsal che si concludono proprio in questi giorni, per cui non abbiamo potuto fare neanche un raduno prima della partenza. Potremo provare qualcosa solamente sul posto, tra una partita e l’altra. Senza contare che in Italia non abbiamo neanche i campi, che sono completamente diversi da quelli di calcetto, che misurano 40 metri per 20: noi giochiamo su un 50 per 30, una volta e mezzo più grande, praticamente è un altro sport.
E quando riusciamo a fare qualcosa, in Italia, lo facciamo su campi da calcio, ridotti con i conetti e le porte mobili. Tecnicamente noi siamo molto ben preparati, ma spesso ci troviamo contro ex calciatori professionisti, gente che ha fatto la serie A: ce ne accorgiamo già dall’entusiasmo, dal tifo dei locali, quando scendono in campo, alcuni sembrano famosissimi. Il torneo che sta per iniziare è aperto a 24 squadre, non c’è una fase preliminare o di qualificazione, noi debutteremo il 2 giugno alle 12.15 contro la Francia, nel girone abbiamo anche i campioni d’Europa dell’Azerbaigian, che sfideremo il 3, mentre il 4 giocheremo contro il Belgio, che ha preso il posto dell’Austria. In questa rassegna ci sono paesi dove il Minifootball ha una sua Federazione che ricevi finanziamenti dallo Stato, e può organizzare un campionato vero e proprio, con giocatori di un certo livello. Se mettessimo i nostri su un campo da Futsal non ci sarebbe storia, ma un giocatore in più cambia tutto. I nostri giocatori sono tutti tesserati ASI, con cui stiamo organizzando anche le finali nazionali di calcio a 5 e calcio a 7, a Misano Adriatico, dal 21 al 23 giugno”. Ma non c’è solo ASI che sta supportando la Federazione di Minifootball, almeno in questo periodo. “Per questo Europeo, che vedrà le nostre partite in diretta sul canale Youtube della nostra federazione, oltre che su Mola Tv, abbiamo ricevuto un’eccellente accoglienza da parte dell’Ambasciatore Italiano in Bosnia, Marco Di Ruzza: ci siamo rivolti a lui per avere un minimo di supporto in loco, e si è messo a totale disposizione. Ci ha aiutato in tutte le pratiche per arrivare, sarà presente a qualche gara, e ha invitato tutta la nostra delegazione – una trentina di persone, di cui 14 giocatori, più lo staff – a visitare l’Ambasciata. Saremo con loro il 2 giugno, dopo la partita, e festeggeremo con loro la Festa della Repubblica. E il giorno dopo abbiamo un altro invito, da parte del Tenente Colonnello Salvatore Piazza, il vice comandante della European Union Force, il contingente militare di stanza in Bosnia dal 2004, su mandato delle Nazioni Unite. Il contingente italiano è il più numeroso di quella missione internazionale, il 3 ci hanno invitato all’alzabandiera: un grande onore, di fatto continueremo a festeggiare la Festa della Repubblica, con dei nostri connazionali in missione”.