Di corsa, a stretto contatto con la natura
ASI è sport per tutti e i suoi eventi stanno lì a dimostrarlo.
Un esempio di tutto questo, che coniuga attività fisica, agonismo, ambiente, cultura dello sport e aggregazione, è senz’altro la tappa a puntate del trial running. Con una quota irrisoria (intorno ai cinque euro a gara) si ha la possibilità di percorrere fino a 36 tappe che si snodano su percorsi legati alla natura e spesso all’archeologia: una serie di gare che si avvicinano alla semplicità dello sport, della corsa e degli ambienti più naturali. In contrasto con il nome dell’evento forse un po’ lungo e complicato lontano (ma forse giusto così) dalle logiche dei claim studiati ai tavoli di marketing: “Amici torneo podistico Valli del Marmo e Alto Naviglio”.
La disciplina e il tracciato…. Tra le vecchie cave di pietra che formano maestosi anfiteatri di roccia che sovrastano valli, prati fioriti e i boschi che circondano la zona che va da Brescia a Gavardo. E, accanto al Naviglio Grande un canale, che origina dal fiume Chiese, edificato dagli antichi romani che non erano secondi a nessuno tanto nella costruzione di strade che nell’ingegneria navale. Più in generale, la disciplina del trail running, corsa su sterrato, a differenza di quella in pista presenta numerose insidie: buche, avvallamenti, e ostacoli naturali di vario genere impediscono di imporre un ritmo costante per tutta la durata della gara. La corsa in pista possiamo quindi definirla più omogenea e filante, dove il più delle volte si corre sempre nello stesso verso e dove l’unico obiettivo è essere costanti. La disciplina del trail running invece viaggia a tu per tu con la natura: vedute mozzafiato e strade sterrate sono le peculiarità di questo sport sempre più amato dai runners avventurieri. I punti di forza sono sicuramente le bellezze del tracciato e la tipicità popolare nel praticare questo sport.
Ma come si è sviluppato l’evento? “La prima edizione si è svolta nel 2014. Col passare degli anni sono aumentate in modo considerevole le tappe e il numero degli iscritti. Aumenta, in modo costante, anche il numero dei runners che abbandonano la pista o la strada per avvicinarsi ad ambienti più rurali. Gli scenari offerti dai nostri tracciati pongono quasi in secondo piano i risultati sportivi”, spiega l’organizzatore della manifestazione multi-tappa Mauro Teodoldi.
Davide Magnabosco, presidente di ASI Brescia racconta l’ingresso di questa disciplina nell’Ente: “Ci venne inizialmente presentata da Mauro Teodoldi, persona appassionata e tecnicamente preparatissima, come una piccola realtà ed invece è veramente una grande cosa. Per i suoi percorsi immersi tra storia e natura, per il numero di appuntamenti che coprono un intero anno di attività e per una apertura alle realtà minori che consente a queste ultime di praticare sport con un esborso economico irrisorio. Un vero esempio di connubio tra sport di base e natura. Raramente si trovano attività così in altre realtà perché anche poco remunerative per gli organizzatori. Se il nostro Ente ha come obiettivo lo Sport di Base, con questa disciplina ha sicuramente colto nel segno”.
SCATTI NELLA STORIA.
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