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17.03.2020

Istituzionale

La relazione di ASI e Fitness Network Italia citata nel decreto. Contenuti. Pro e contro.

Nelle pieghe di un decreto che non soddisfa, viene premiato il lavoro congiunto di ASI e di Fitness Network Italia, da subito sensibili nel raccogliere le istanze che arrivavano dalla base dello sport sin dal primo provvedimento di chiusura in Lombardia. Una macchina organizzativa in grado di scendere in campo con rapidità e che, tra i tanti interventi, ha prodotto anche una nota tecnica, arrivata a Palazzo Chigi, e citata anche nel Decreto. Poi, su come applicare le analisi fornite sta al Governo. Ed è quì il punto… 


 

Non amiamo le recriminazioni ma proiettarci al futuro. La nostra battaglia non è certo finita: chiediamo ora il supporto di tutte le associazioni, i club, le società: l'obiettivo è quello di unire gli sforzi per il bene collettivo. Le norme appaiono insufficienti, inadeguate ma siamo ancora in tempo per rivedere un dispositivo che deve, ricordiamo, essere approvato in Parlamento. 
Chiediamo ancora un tavolo con il Governo. Il mondo dello sport vuole essere ascoltato. 
Il nostro giudizio sul Decreto è che la montagna abbia, ancora una volta, partorito il topolino. Un Decreto, peraltro, sofferto. Sabato le indiscrezioni. Il giorno seguente già in circolo le bozze in attesa del Consiglio dei Ministri di lunedì. Alla fine, il tanto atteso Decreto “Cura Italia”, è stato pubblicato, nel cuore della notte, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale n. 70, che contiene misure per contenere gli effetti del “Coronavirus” con una serie di provvedimenti a favore delle persone fisiche e delle imprese, profit e non profit. Un fondo di solidarietà per i collaboratori sportivi è schiacciato dal tetto di 50 milioni di plafond. Per il resto, nel decreto, non si parla di un fondo per le utenze o quello a copertura assicurativa dei tesserati. Lettera morta anche la richiesta, arrivata a gran voce dal mondo dello sport, di consentire ai tesserati che non hanno potuto fruire degli impianti, di dedurre integralmente i costi di abbonamento. Voce canoni per l'impiantistica sportiva: totalmente disattese le istanze di chi paga un affitto a privati, mentre i canoni al pubblico sono solamente prorogati. Sosteniamo e siamo a fianco del mondo dello sport pubblico e privato. 

 

Nel Decreto, analizzato dal gruppo di lavoro di ASI Sport&Fisco, si segnalano:

INDENNITA’ DI 600 EURO AI COLLABORATORI SPORTIVI DILETTANTISTICI

Chi può richiederla
È di 600 euro l’ammontare dell’indennità che viene riconosciuta ai professionisti con partite Iva, attiva al 23 febbraio, così come ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) attivi alla medesima data e iscritti alla Gestione Separata Inps.
Con l’inserimento di uno specifico articolo a favore dello sport dilettantistico questa misura di supporto viene estesa anche ai collaboratori sportivi dilettantistici di Federazioni Sportive Nazionali, Enti di Promozione Sportiva, Società e Associazioni sportive dilettantistiche. Per beneficiare di questa indennità il rapporto di collaborazione deve essere preesistente e già in essere al 23 febbraio 2020 e il richiedente non deve essere titolare di pensioni e non deve essere iscritto ad altre forme di previdenza.

A chi richiederla
Nel caso di liberi professionisti e di lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa l’istanza deve essere presentata all’INPS la quale indicherà le modalità operative.
Per beneficiare di questa indennità il rapporto di collaborazione deve essere preesistente e già in essere al 23 febbraio 2020 e il richiedente non deve percepire altro reddito.
La società Sport e Salute, sulla base delle risultanze del Registro CONI,  gestirà le richieste secondo un ordine cronologico di presentazione.

Tempistiche
Per le domande degli sportivi, entro 15 giorni dalla pubblicazione del Decreto Cura Italia, il Ministero dell’Economia e Finanze pubblicherà un successivo decreto per definire le modalità di presentazione della domanda e i criteri di gestione del fondo.

MISURE PER I SETTORI MAGGIORMENTE COLPITI: VERSAMENTI RIMANDATI AL 31 MAGGIO 2020
Richiamando quanto già disposto col decreto del 2 marzo 2020, viene estesa la sospensione fino al 30 aprile 2020 dei versamenti delle ritenute alla fonte per lavoro dipendente e assimilati, degli adempimenti e versamenti dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria e dell’Iva in scadenza.
Gli ambiti ai quali viene concesso questa proroga sono quelli maggiormente colpiti tra cui il nostro, quello sportivo. Quindi ciò che non verrà saldato all’originaria scadenza potrà essere alternativamente versato:

  • in un'unica soluzione entro il 31 maggio 2020 che essendo domenica slitterà a al 1 giugno 2020;
  • mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020.
Ulteriore norma a favore dello Sport (Dilettantistico e Professionistico)
La sospensione di cui sopra (ad eccezione dell’iva) è prorogata per ulteriori 30 giorni, ovvero fino al 31 maggio; i pagamenti usufruiscono dunque dell’ulteriore differimento di 30 giorni rispetto a quanto previsto sopra.

CANONE DI LOCAZIONE 
La sospensione dei versamenti per il settore sportivo è riconosciuta a Asd/Ssd, Federazioni ed Enti di Promozione Sportiva – dunque anche i comitati – per il pagamento dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali. Tali versamenti sono sospesi da oggi e fino al 31 maggio 2020; andranno versati senza interessi e sanzioni entro il 30 giugno 2020 in unica soluzione oppure in cinque rate mensili da giugno 2020.
La sospensione si limita alle locazioni di immobili di proprietà pubblica non prevendo alcunché per le locazioni tra privati rimandano quindi alle ordinarie regole civilistiche. In linea generale è sempre consigliabile attivare un dialogo con il locatore al fine di ottenere un periodo di sospensione concordato del canone di locazione. 

 

MISURE INSUFFICIENTI.
L'ELENCO DELLE NOSTRE RICHIESTE

Erano queste le istanze di ASI. Vediamo insieme cosa è stato recepito

  • Sostegno alle Associazioni Sportive Dilettantistiche e Società Sportive Dilettantistiche MISURE PARZIALI
  • Istituzione di un fondo di solidarietà in favore dei collaboratori (allenatori, istruttori, dirigenti, amministrativi) della Asd e Ssd MISURE PARZIALI
  • Istituire presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, un "Fondo utenze" per sosternere la ripresa economica per gli impianti sportivi INEVASO
  • Ridurre o sospendere il pagamento dei canoni per l'impiantistica sportiva pubblica e privata (mutui) INSUFFICIENTE
  • Istituire presso Sport e Salute Spa un fondo per risarcire i costi sostenuti per la copertura assicurativa per i tesserati (polizza infortuni, polizza Rct) da parte delle società iscritte al Registro Nazionale Coni, nel periodo di emergenza INEVASO
  • Sospensione imposte relative alla gestione dell'impianto MISURE PARZIALI
  • Consentire ai tesserati che non hanno potuto fruire degli impianti, di dedurre integralmente i costi di abbonamento INEVASO

 

[  Fabio Argentini – Michele Meucci  ]
 

 

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