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18.05.2023

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| Pallanuoto

Dopo il grande risultato della De Akker che rimane in A, la SIS sfiora il tricolore nel campionato femminile. La Pallanuoto ASI sugli scudi

SIS ROMA BATTUTA A CATANIA (8-6) FINISCE AL SECONDO POSTO NEL CAMPIONATO DI PALLANUOTO FEMMINILE

Marco Capanna: “Abbiamo impegnato a fondo una squadra forte, abituata ad affrontare partite di questo livello, dove si deve sfruttare ogni più piccolo errore dei nostri avversari e non bisogna mai perdere la testa. Oggi, però, a vincere lo scudetto è stata anche la SIS Roma che ha fatto crescere il suo organico giovane fino a contendere al Catania il successo finale”.

Una sconfitta che brucia. A Catania le siciliane dell’Ekipe Orizzonte hanno conquistato lo scudetto di pallanuoto femminile piegando la SIS Roma nell’ultimo quarto per 8-6, al termine di una partita a lungo in equilibrio, un equilibrio che ha caratterizzato, com’è giusto che sia, la serie delle finali scudetto (al meglio di tre su cinque) tra la SIS Roma e l’Ekipe Orizzonte Catania, un equilibrio interrotto da episodi, costellati da errori di centimetri, di preziosismi balistici, che al conto finale hanno premiato le siciliane e tolto… qualcosa alla SIS Roma.
Prima di Gara 4 che è stata decisiva ai fini dell’assegnazione dello scudetto il coach delle romane aveva detto: “Volevamo molto queste finali scudetto che abbiamo meritato conducendo sempre in testa la regular season. Abbiamo vinto (13-12) la prima sfida a Roma. In Gara 2 può succedere che si perda ai tiri di rigore dopo essere stati avanti per tutta la partita. In Gara 3 l’Orizzonte ha fatto meglio di noi, ci sono stati degli errori arbitrali ma non credo che saremmo riusciti ad invertire il risultato finale, probabilmente abbiamo sentito troppo la partita. Siamo arrivati alla Gara 4 e vogliamo giocarcela fino in fondo”.
Dalle premesse, ai fatti, Capanna, mandava in acqua una squadra volitiva, determinata, che passava in vantaggio per prima dopo 2’20” con Abby Andrews, la mancina della SIS, autentica trascinatrice e spina nel fianco delle siciliane. Il pressing della SIS aveva successo e conteneva la spinta dell’Orizzonte Catania che riequilibrava la sfida con Marletta e poi passava in vantaggio con Bettini. La SIS reagiva di rabbia e Giuditta Galardi, in una furiosa mischia dinanzi alla porta del Catania trovava l’assist giusto per riequilibrare il risultato (2-2 alla fine del primo tempo).
Nel secondo tempo l’azione della SIS appariva più sciolta, Andrews e Picozzi lanciavano la volata ed a metà gara si cambiava campo sul 4-3 per le romane.
Nel terzo tempo la SIS replicava colpo su colpo, le siciliane con Leone (autrice di una tripletta) ribaltavano l’esito del match ma nel finale ancora Andrews trovava il pari di forza. Sul 5-5 annotiamo una palla che “ballava” sulla linea di porta ipotetica della squadra siciliana… senza entrare.
Il quarto tempo iniziava, così, sul 6-6. Con due conclusioni da fuori le siciliane fissavano il punteggio sull’ 8-6 e controllavano gli ultimi disperati assalti della SIS.
Capanna a fine gara ha avuto parole di elogio per le sue ragazze: “Abbiamo impegnato a fondo una squadra forte, abituata ad affrontare partite di questo livello, dove si deve sfruttare ogni più piccolo errore dei nostri avversari e non bisogna mai perdere la testa. Oggi, però, è stata anche la partita della SIS Roma, che ha fatto crescere il suo organico giovane fino a contendere al Catania il successo finale. Siamo convinti che dopo quello che abbiamo fatto vedere quest’anno e dalle attitudini dimostrate dalle ragazze che stiamo lavorando bene e che arriveranno i risultati sperati. La nostra è una società splendida che crede in questo progetto e ci tengo a ringraziare personalmente tutte le persone che ci lavorano a partire dal Presidente Flavio Giustolisi che è sempre presente. A seguire Gabriele Giustolisi che è un ragazzo splendido e quest’anno ha fatto il suo esordio come Dirigente accompagnatore, Roberto Cipolletti, Fabiana Boiardi che ci segue a 360 gradi, Andrea Mizzon, Umberto Panerai, Andrea Corallino, Ramon Garcia (per gli allenamenti congiunti con la SIS Roma Serie C maschile), Danilo Di Zazzo, Mario Bianchi, Steven Luotto, sono solo alcuni dei tanti nomi che andrebbero citati e che hanno supportato questa emozionante stagione. Ci riproveremo e ci riproveremo tutta la vita. Se l’anno prossimo ci troveremo ancora qui in una finale scudetto significa che abbiamo fatto bene”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente Flavio Giustolisi: “E’ andata male, purtroppo abbiamo perso e devo fare i complimenti all’Orizzonte Catania per la vittoria. Non abbiamo intenzione di mollare. Siamo pronti a ripartire ed a rilanciare la sfida, non faremo un passo indietro e la SIS Roma è una bella realtà della pallanuoto italiana e romana. Ora ci sono anche le finali giovanili dove siamo presenti da seguire con attenzione. Volevo concludere con un’annotazione: al termine della gara mi sono reso conto che quando una partita è arbitrata da due buoni arbitri, anche se hai perso, è stata una bella partita”.


TABELLINO

L’EKIPE ORIZZONTE – SIS ROMA 8-6 (2-2; 1-2; 3-2; 2-0)
EKIPE ORIZZONTE: L. Celona, B. Halligan, Di Mario 1, G. Viacava, V. Gant, D. Bettini 2, V. Palmieri, C. Marletta 2, G. Gagliardi, A. Williams, A. Longo, M. Leone 3, G. Condorelli. All. Miceli.
SIS ROMA: E. Eichelberger, Papi, G. Galardi 1, Carosi, S. Giustini, C. Ranalli, D. Picozzi 1, C. Tabani, C. Nardini, L. Di Claudio, A. Cocchiere, Andrews 4, Galbani. All. Capanna.
Arbitri: Colombo e Fraunfelder.
Superiorità numeriche: Catania 5/13, Roma 3/12 +1 rigore.
Note: Spettatori 500 circa. Carosi (R) uscita per limite di falli a 4.35 nel terzo tempo. Di Claudio (R) uscita per limite di falli a 4.00 nel quarto tempo


E la De Akker rimane in Serie A

Arnaldo Deserti con il patron della De Akker Alberto Vecchi

Il 9 maggio scorso, la De Akker Bologna, società sportiva di pallanuoto, nuoto e nuoto artistico, affiliata all’ASI da oltre un ventennio, ha centrato la permanenza nella massima serie di pallanuoto del campionato italiano maschile. In gara 3 dei play out, ha superato Salerno 11-9, confermandosi in Serie A1 per la prossima stagione. A leggerla così sembrerebbe una notizia sportiva normale. Nulla di eccezionale quando una squadra si salva. E invece no, perché questo risultato della società del patron Alberto Vecchi nasconde una doppia impresa. La prima riguarda la squadra che, è nata soltanto sei anni fa e di promozione in promozione, quattro consecutive per l’esattezza, è arrivata lo scorso anno in A1 e da matricola, quest’anno, si è salvata. La seconda è che in acqua è sceso per l’intera stagione il campione del mondo 2011 col Settebello Arnaldo Deserti, che di anni ne ha 44 e che della squadra ne è anche il Direttore Sportivo. Dunque, di mattina dietro la scrivania, nel pomeriggio in vasca con i compagni. Una storia come la sua è difficile da trovare nel mondo dello sport.

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