04.04.2020
Istituzionale
Lo sport di base sui Media nazionali
ASI prosegue una battaglia per rendere visibile un comparto, quello di base, spesso invisibile agli occhi della politica.
Sport di base, un movimento fondamentale per la crescita dei nostri giovani, presidio di benessere e salute, che muove l’1,6% del Pil, 3,8 considerando l’indotto. Tutto ciò è garantito, grazie al quotidiano lavoro, da associazioni e società sportive che svolgono attività in centomila centri sportivi, siano essi di proprietà, in affitto o in concessione da Enti Pubblici. In queste strutture – oggi a rischio di non poter rialzare molte delle serrande chiuse per decreto, in assenza di veri aiuti dello Stato e non solo palliativi – lavorano un milione di operatori.
(La pagina del Corriere dello Sport-Stadio, in cui è citata l'azione di ASI in questo periodo emergenziale. Leggi il testo)
La stampa sta dando risalto (ieri anche Il Messaggero) anche all'iniziativa di una challenge – nell'ambito del progetto #AsiSportInCasa – che sta coinvolgendo tantissimi sportivi. Lo scopo è quello di accompagnare la permanenza forzata di tanti italiani nelle abitazioni in questo periodo emergenziale, e di sostenere le donazioni per l'ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. Luogo simbolo e nevralgico.
Tantissimi gli sportivi, giornalisti, influencer e volti noti che finora hanno aderito con i propri video: Luis Alberto, Rafael Tolói, Bruno Conti, Francesco Acerbi, Alessandro Matri, Francesco Graziani, Carlo Pedersoli Jr, Giuseppe Giannini, Christian Brocchi, Roberto Muzzi, Antonio Tempestilli, Vincenzo D'Amico, i fratelli Duran, Romano Becchetti, Valentina Giacinti, Emanuele Della Rosa, Kledi, Marco Mazzocchi, Stefano Piccheri, Emauele Bandamura, Filippo Contri, Gabriele Cirilli, Dado, Antonio Buccioni, Claudio Sebastianutti, Francesco Graziani, Federico Colosimo, Mvula Sungani, Stefano Battistelli, Enio Drovandi, Mino Caprio, Alessandro Nebuloso, Gianluca Ricci, Carlo Calcagni, Francesco Cuomo, Alberto Marzari, Dario Marcolin, Massimiliano Cappioli e tanti altri che si stanno quotidianamente aggiungendo visto che tutti, nelle regole della challenge, devono nominare tre amici a fine video.
Un movimento in crescita, arricchito da centinaia di video di appassionati sportivi. Per continuare a stare insieme, pur lontani, per sorridere anche in questo momento così difficile. Un sorriso di speranza.
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