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12.07.2015

Istituzionale

Gli adolescenti chiedono consigli di salute all’allenatore sportivo

Medico di fiducia degli adolescenti italiani? Per il 36 per cento di loro è l’allenatore sportivo. Emerge da un sondaggio online svolto, nelle scorse settimane da 24.342 under 19, sui siti di “Sky Sport HD” e “Il ritratto della salute”. Dopo l’allenatore seguono i genitori (32%), l’insegnante (12%), i parenti più stretti (11%) e il farmacista (9%).
 
Il lavoro «extra» del coach
Rispetto agli argomenti, le domande più ricorrenti sono come smettere di fumare (34%), raccomandazioni per la dieta (25%), informazioni generali sul benessere (20%) e consigli per smaltire i chili di troppo (12%).
 
«I giovani sono alla ricerca di nuovi punti di riferimento – afferma Sergio Pecorelli presidente di Healthy Foundation e dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) – Il mister è visto come un adulto che sa infondere fiducia e con il quale è possibile confidarsi tra un allenamento e l’altro. Inoltre, visto il suo lavoro, possiede alcune conoscenze specifiche sulla salute. Gli allenatori del nostro Paese hanno quindi un lavoro “extra” da svolgere: educare al benessere. E i giovani italiani ne hanno un grande bisogno. Infatti gli stili di vita scorretti sono sempre più diffusi», sottolinea.
 
Abitudini sbagliate dei teenager
A parlare sono i numeri: «Il 17% dei teenager fuma regolarmente, 1 su 5 beve troppi alcolici e il 30% degli under 10 è in sovrappeso o addirittura obeso. Si tratta di vizi molto pericolosi che possono portare a gravi problemi di salute come tumori e patologie cardio-vascolari. La prevenzione delle grandi malattie deve cominciare dall’adolescenza», raccomanda Pecorelli.
 
Dal sondaggio on line emerge che oltre il 90% dei teenager italiani cerca anche su internet notizie di benessere. «La Rete è un grande strumento dove è possibile trovare tante informazioni utili – prosegue Pecorelli – Bisogna imparare a orientarsi nella giungla digitale e prestare molta attenzione alle fonti che devono essere assolutamente certificate. Anche attraverso i social media, i forum o le applicazioni per tablet e smartphone possiamo raggiungere i ragazzi che desiderano informazioni sulla propria salute».

Fonte: Corriere.it

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